Domenica 20 Settembre 2020, ho corso per la prima volta una mezza maratona.
21km e 97 metri, anzi di più perchè non essendoci un traguardo, non essendoci un percorso prestabilito, non avendo un chip, non avendo un Garmin, alla fine mi sono basata solo sulle app installate sul mio iPhone.
Soddisfatta? No! Per niente!
Ma non per il tempo, non perchè gli ultimi km li ho fatti strisciando e quasi piangendo...
No, perchè per un'impresa del genere (da quanti anni sono che corro?), volevo il pubblico, volevo le urla della gente che ti incita agli ultimi 4 km, volevo un traguardo, volevo una striscia sull'asfalto, volevo spegnere il timer, volevo sentire lo speaker che grida il tuo nome (forse 😁), volevo la foto al traguardo, volevo cadere a terra stremata e piangere e non capire più niente e volevo gli assistenti che ti "instradano" verso l'uscita - "prego, andate avanti... NON fermatevi qui" e volevo ritrovare Fabri ad aspettarmi o meglio ancora volevo che mi accompagnasse lui al traguardo... (come nella scorsa DeeJay TEN), volevo l'adrenalina che scorre e volevo guardare i tempi e pensare che avrei potuto fare meglio... Volevo... invece ho avuto:
CRONACA DI UNA GIORNATA MAL RIUSCITA
La giornata prometteva bene: nuvoloso, 15 gradi, carico di carboidrati alla sera prima e intestino libero, sincronizzazione delle app, scarpe Hoka One One con doppio nodo e via...
Il giro è stato un insieme dei nostri soliti percorsi tra Parè (cava), Gironico (campo sportivo, Cascina Cerè), Olgiate (Baragiola), Castello così da arrivare a 15km in modo più o meno tranquillo: niente dolore al ginocchio, un pò di acqua per dissetarci, pipì nel bosco, solo uno fastidioso sfregamento del reggiseno sportivo e dell'orologio Casio (in ferro) 😁 .
- "ma di qua non lo allunghi troppo?"
- "no. Che problema c'è? Quando non ce la faccio più cammino... per il momento non mi fa male nulla!"
Passo lento e musica anni 80: tutto bene; il male alle gambe è arrivato dopo il sedicesimo kilometro sulla via del ritorno, allora rallenti e rallenti ma non smetti di correre perchè dove non ci arrivano le gambe ci arriva la testa e poi - come penso sempre - più corro, più in fretta finirà questo supplizio!
Certo è, che se sei arrivato a 19km quasi davanti casa, come puoi perdere l'occasione di aggiungere un paio di kilometri per stabilire il tuo PB?? (Personal Best) 👍🏻 👍🏻
Il resto è che recupero Fabri (lui era già arrivato e cambiato) e quando dopo qualche passo l'iPhone recita "twenty-one kilometers... " mi fermo e stoppo tutto (RunKeeper, Strava, Spotify). Facciamo una foto (orrenda, come al solito) e poi? Poi niente! Torno a casa e mi faccio la doccia: c'è da preparare il polpettone della domenica!
Perciò quando ieri mi è arrivata la notizia che anche la Venice Marathon era stata sostituita da una virtual, nell'ordine: comprensione per la grave situazione pandemica, durata un nano secondo, e poi tanta tanta rabbia! 🤬 🤬
21km e 97 metri, anzi di più perchè non essendoci un traguardo, non essendoci un percorso prestabilito, non avendo un chip, non avendo un Garmin, alla fine mi sono basata solo sulle app installate sul mio iPhone.
Soddisfatta? No! Per niente!
Ma non per il tempo, non perchè gli ultimi km li ho fatti strisciando e quasi piangendo...
No, perchè per un'impresa del genere (da quanti anni sono che corro?), volevo il pubblico, volevo le urla della gente che ti incita agli ultimi 4 km, volevo un traguardo, volevo una striscia sull'asfalto, volevo spegnere il timer, volevo sentire lo speaker che grida il tuo nome (forse 😁), volevo la foto al traguardo, volevo cadere a terra stremata e piangere e non capire più niente e volevo gli assistenti che ti "instradano" verso l'uscita - "prego, andate avanti... NON fermatevi qui" e volevo ritrovare Fabri ad aspettarmi o meglio ancora volevo che mi accompagnasse lui al traguardo... (come nella scorsa DeeJay TEN), volevo l'adrenalina che scorre e volevo guardare i tempi e pensare che avrei potuto fare meglio... Volevo... invece ho avuto:
CRONACA DI UNA GIORNATA MAL RIUSCITA
La giornata prometteva bene: nuvoloso, 15 gradi, carico di carboidrati alla sera prima e intestino libero, sincronizzazione delle app, scarpe Hoka One One con doppio nodo e via...
Il giro è stato un insieme dei nostri soliti percorsi tra Parè (cava), Gironico (campo sportivo, Cascina Cerè), Olgiate (Baragiola), Castello così da arrivare a 15km in modo più o meno tranquillo: niente dolore al ginocchio, un pò di acqua per dissetarci, pipì nel bosco, solo uno fastidioso sfregamento del reggiseno sportivo e dell'orologio Casio (in ferro) 😁 .
- "ma di qua non lo allunghi troppo?"
- "no. Che problema c'è? Quando non ce la faccio più cammino... per il momento non mi fa male nulla!"
Passo lento e musica anni 80: tutto bene; il male alle gambe è arrivato dopo il sedicesimo kilometro sulla via del ritorno, allora rallenti e rallenti ma non smetti di correre perchè dove non ci arrivano le gambe ci arriva la testa e poi - come penso sempre - più corro, più in fretta finirà questo supplizio!
Certo è, che se sei arrivato a 19km quasi davanti casa, come puoi perdere l'occasione di aggiungere un paio di kilometri per stabilire il tuo PB?? (Personal Best) 👍🏻 👍🏻
Il resto è che recupero Fabri (lui era già arrivato e cambiato) e quando dopo qualche passo l'iPhone recita "twenty-one kilometers... " mi fermo e stoppo tutto (RunKeeper, Strava, Spotify). Facciamo una foto (orrenda, come al solito) e poi? Poi niente! Torno a casa e mi faccio la doccia: c'è da preparare il polpettone della domenica!
Perciò quando ieri mi è arrivata la notizia che anche la Venice Marathon era stata sostituita da una virtual, nell'ordine: comprensione per la grave situazione pandemica, durata un nano secondo, e poi tanta tanta rabbia! 🤬 🤬
Virtual Race?
Maaaavaffan...
(Cinzia, 24 Settembre 2020)
